Uscire dalla stagnazione del peso, video Dukan

Uscire dalla stagnazione del peso è la traduzione del LIVE VIDEO DEL 15/02/2018 – Traduzione di Marilisa Romito

 

Oggi Dukan ci parla di un argomento importante, ossia la stagnazione del peso durante la dieta.
Quando si inizia una dieta, ci sono fondamentalmente 3 cause di fallimento:

1. La prima è il fatto di non iniziare mai, di continuare a posticipare, a rimandare al famoso ”prossimo lunedì”, ad appigliarsi alla scusa “sto passando una fase di stress” e così via.

2. Lo stallo vero e proprio: si sta seguendo la dieta ma ciononostante il peso non scende.

3. Una volta raggiunto il giusto peso dopo la dieta, si riprendono le cattive abitudini.

Oggi parleremo solo della seconda causa, ossia dello stallo vero e proprio, che costituisce una forte causa di fallimento. Infatti, quando succede, le persone tendono a rassegnarsi, a mollare, pensano che il corpo non voglia più dimagrire e che quello a cui si è bloccati sia il peso giusto, ma così non è, ed è un peccato che si perdano le motivazioni a continuare. In realtà è il corpo stesso che va in protezione, e ciò succede anche se si pesa 200 kg. Il nostro corpo non vuole che dimagriamo e va in stallo.
Dunque, cos’è la stagnazione? È un periodo limitato in cui, anche se seguiamo correttamente una dieta, il corpo smette di perdere peso, per una durata di oltre 6 giorni. Non si può parlare di stallo prima di 6 giorni.
Qualsiasi tipo di dieta può dare periodi di stallo, che comunque variano a seconda di vari fattori. Il tipo di dieta più soggetto allo stallo è il regime ipocalorico, ossia quelle diete a 1500 kcal, o 1200, o 900 o addirittura 600. Prendiamo come esempio quella delle 1200 calorie, che è il regime ipocalorico più comune. Se assumete quelle 1200 calorie senza diminuire i glucidi, il rischio di ingrassare c’è comunque. Infatti, perfino a 1200 calorie al giorno si può ingrassare: se mangiate 1200 calorie di zucchero, ingrasserete. Se invece mangiate quelle stesse 1200 calorie ma di proteine e lipidi, allora dimagrirete. Ci sono quindi delle diete che si oppongono e sono resistenti in maniera maggiore o minore a eventuali stalli.

Prima di dare maggiori dettagli sulla comprensione e soluzione dello stallo, dovete sapere che, se tenete duro, lo stallo è LIMITATO, ha sempre un inizio e una fine. Non esistono stalli che durano più di 7 giorni, se succede è per delle specifiche ragioni.

Quali sono i motivi che di colpo rendono una dieta apparentemente inutile? Cioè che fino a poco prima vi ha fatto dimagrire e poi non funziona più? Bene, per capire ciò ci addentriamo in un campo psicologico legato a quello fisiologico. Ognuno di noi è composto da 2 elementi:

1. La parte cosciente, quella che comprende, quella che pensa e che sa che abbiamo i mezzi per ottenere ciò che vogliamo. Questa parte di noi è in realtà una sorta di illusione, poiché non sempre otteniamo ciò che vogliamo o che ci siamo imposti.

2. La seconda parte che ci compone è quella che non ha accesso alla coscienza, che decide alcune cose ma senza potercene parlare, come il battito del cuore, la digestione, il sudore. Questa parte di noi Dukan la chiama “il pilota”, è lui il responsabile delle funzioni dei nostri organi. Il pilota può lasciarvi pensare che siete voi a decidere alcune cose, ma invece è lui. Ad esempio, avete un piccolo languore e dite “ho un po’ di fame…”, ma in realtà non siete voi a decidere ciò: è il pilota che vi trasmette il messaggio “va’ a mangiare, le tue cellule sono a corto di glucosio”. Questo pilota, che risponde a una programmazione che ha più di 200 mila anni, vi fa quindi credere di fare ciò che volete, TRANNE nel momento in cui le vostre scelte sono scelte di sopravvivenza. Ad esempio, se uscite e non siete abbastanza coperti, comincerete ad avere freddo e ad avere brividi: qui il pilota agisce mandandovi messaggi di dolore, sofferenza, e voi entrerete in fretta al caldo per proteggervi. Un altro esempio: provate a suicidarvi: grazie al pilota, non ci riuscirete. Se vi affacciate da un balcone del decimo piano, non riuscite a buttarvi e iniziate ad avere le vertigini: è proprio il pilota che vi grida “attenzione! Pericolo! Non ti avvicinare troppo perché rischi di cadere”.
Il pilota è importantissimo, ed è proprio lui all’origine anche dello stallo.
Quando iniziate una dieta potente e rapida, il vostro pilota è colto di sorpresa e non ha il tempo di organizzare una sua difesa. È per questo motivo che Dukan ha creato la fase di attacco, per dare un primo colpo, uno slancio vincente; è grazie a questa fase che darete al pilota un effetto sorpresa e riuscite a perdere velocemente qualche chilo. Dopodiché, il pilota organizza una sua difesa. In che modo?
Innanzitutto riduce il dispendio energetico, primo tra tutti il “calore”: il metabolismo di base che fa si che il vostro corpo mantenga i 36/37 gradi. Se ci sono 10 gradi, la differenze è tantissima e se il vostro corpo non vi riscaldasse, morireste subito. Quindi il pilota cercherà di mantenere il corpo quanto più caldo possibile, e di conseguenza avvertirete più freddo. Il secondo mezzo di cui il vostro pilota si serve per frenare la perdita di peso sarà l’aumento del profitto alimentare. Quando mangiate un alimento ne traete più o meno profitto, variabile da un giorno all’altro. Nel nostro intestino c’è una pompa che prende il bolo alimentare e ne estrae i nutrimenti che poi vanno nel sangue e vengono così assimilati. In questo processo, quando il pilota entra in difesa, chiede alla pompa di estrarre al massimo le calorie. Ad esempio, quando non siete a dieta e mangiate 100 calorie, ne assimilerete 75 e il resto verrà espulso tramite le feci. Quando invece siete a dieta, il vostro corpo ne tratterrà 95 e più.
Il terzo strumento è la sensazione di fame. Il pilota trova il modo di aumentare l’appetito e anche le tentazioni. Quando nel corpo il glucosio scarseggia, per avere le energie si vanno ad attaccare gli accumuli adiposi, dove i legami vengono spezzati e si libera energia. Tuttavia, il corpo non vuole lasciare andare il grasso, perché costituisce le riserve in caso di bisogno, è la nostra sopravvivenza.
Ed ecco che siamo proprio nel pieno del combattimento tra l’essere cosciente e il pilota: quest’ultimo è un robot, privo di stati d’animo, che agisce solo perché è programmato.

Come evolve la stagnazione? Se la perdita del peso si ferma per un paio di giorni è normale, non c’è da allarmarsi, fa parte delle fluttuazioni regolari, può esserci anche una leggera ritenzione idrica. Dopo 4 giorni, invece, possiamo iniziare a farci domande. Quando il corpo oppone una resistenza molto forte, quando c’è un forte braccio di ferro tra il robot e il mentale (ossia la parte cosciente), il minimo sgarro può essere cruciale e fare la differenza, prolungando anche di un giorno lo stallo e anche un solo giorno può essere non buono poiché più lo stallo dura e più sarete vulnerabili alle tentazioni. In casi come questi, basta una piccola cosa: un pezzettino di pane, un frutto, un cucchiaino di miele, un’uscita, uno svago, ecc.

Uno dei motivi per cui siete in stallo può essere l’eccesso di consumo di latticini, o anche di tollerati vari, o perfino della crusca di avena. Infatti ci sono persone che sono aumentate di peso per questo.

Oltre a questi motivi, quali sono le cause profonde per uno stallo non meritato?

1. Periodo mestruale: durante i 6 giorni che precedono il ciclo, è normale avere un aumento di peso.

2. Periodo di pre-menopausa: fra i 45 e i 52 anni c’è spesso una piccola stagnazione di peso.

3. Un periodo di forte stress. Questo è connesso con il funzionamento endocrino sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. In pratica, l’ipotalamo è il centro in cui il pilota è più forte, essendo esso la sede degli istinti primari dell’uomo. L’ipotalamo è in relazione con l’ipofisi, il direttore d’orchestra del nostro corpo. In caso di forte stress, l’ipotalamo invia dei messaggi alle ghiandole surrenali, che li trasmettono all’ipofisi. Queste piccole ghiandole surrenali producono due ormoni: l’adrenalina, che è l’ormone dello stress che ci spinge a fuggire in caso di pericolo, e il cortisolo, che è il responsabile del gonfiore, quindi del conseguente aumento di peso.

4. Uso di medicinali, come ad esempio cortisonici (nel caso di allergie, reumatismi, infiammazioni), gli antiinfiammatori (contro i reumatismi anche), antidepressivi, ansiolitici, o anche trattamenti ormonali mal dosati (trattamenti in menopausa se troppo dosati).

5. L’immobilità. Se non fate movimento, sia se impossibilitati per motivi di salute, sia se non avete voglia. Ma l’inattività causa stagnazione.

6. Il più importante dei fattori di stallo è la tiroide. La tiroide è l’ormone che gestisce l’intensità del metabolismo, ossia tutto ciò che concerne l’energia del nostro corpo. In caso di ipotiroidismo, la tiroide non funziona bene quindi avrete sensazioni di eccessivo freddo, sarete costipati, avrete capelli fragili, e ingrasserete, con seguente grande difficoltà a dimagrire.
In caso invece di ipertiroidismo, la tiroide funziona troppo, quindi sentirete eccessivo caldo, sarete nervosi, irascibili, elettrici, nervosi, agitati e perderete peso.
In caso di ipo-tiroidismo è indispensabile prendere delle medicine che compensano la carenza di ormoni. Per sapere i livelli di ormone tiroideo nel sangue, si effettuano esami standard di TSH: se i livelli sono 0.5 a 1.5 allora potete riuscire a dimagrire senza problemi.
Per ulteriori informazioni sulla tiroide e l’importanza degli ormoni, leggere un precedente documento: https://www.facebook.com/groups/dukan7giorni/permalink/759259117616610/

Dukan passa ora a spiegare le soluzioni per uscire dalla fase di stallo. Innanzitutto, assicuratevi di non fare degli sgarri, ovviamente parliamo di sgarri involontari, in quanto se sono volontari non è nemmeno il caso di parlarne, sapete già la causa del vostro stallo. Poi, come seconda cosa, Dukan consiglia di scrivere su un quadernino tutto quello che mangiamo, giorno dopo giorno, facendo attenzione a tutto anche ad esempio agli eccessi di olio o di tollerati. Se nonostante questi due punti, si tratta davvero di una stagnazione immeritata, che dura quindi più di 6 giorni, ecco come bisogna agire.
Faremo una vera e propria “operazione” di 5 giorni, che implica 7 mosse:

1. Passare a 5 giorni di attacco, con proteine pure. In questi 5 giorni bisogna stare attentissimi a seguire le regole alla lettera. Bisogna mangiare carne veramente magra. Inoltre, bisogna fare attenzione alla costata: oltre al grasso evidente, ci sono anche piccoli pezzi di grasso nella carne, che bisogna scartare. È bene privilegiare la carne bianca: pollo (meglio petto che coscia), tacchino, coniglio. Privilegiare anche il pesce (molto bene frutti di mare e crostacei. Non mangiare surimi poiché contengono fecola). Ottime le uova (una frittata con due albumi e un tuorlo va molto bene).

2. Bere 2 litri d’acqua al giorno: non potete immaginare quanto aiuti l’acqua nei periodi di stallo. Privilegiare acque con basso contenuto di sale.

3. Ridurre il sale. Basta ridurre, non eliminare del tutto.

4. Ridurre i latticini (in quanto contengono lattosio che è uno zucchero). Se siete in questa fase di stallo, è bene restare sotto i 300 grammi al giorno.

5. Eliminare i tollerati.

6. Andare a dormire il più presto possibile. Le due ore precedenti la mezzanotte hanno una qualità di due volte migliore rispetto a quelle che seguono la mezzanotte. Un buon sonno influisce positivamente sull’appetito poiché aiuta la secrezione della leptina, che vi aiuta nella regolazione dell’ appetito. Al contrario, un sonno insufficiente rende più vulnerabili alla tentazione.

7. Un’ora di camminata. In alternativa potete anche nuotare, o ballare, ma camminare è meglio.

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