Perchè mangiate? Traduzione video live di Dukan

Perchè mangiate? E’ la Traduzione video live di Dukan DEL 08/03/2018 – Traduzione a cura di Marilisa Romito

Oggi Dukan ci parla di un argomento interessante e di come per parlarne abbia preso spunto da una domanda postagli da un paziente, ossia: “perché mangiamo?”.

Le risposte sono tante e variegate, e molte sono quelle che ognuno di noi pensa, quasi apparentemente ovvie. Vediamole insieme.

1. ”Mangio perché ho fame”. Ma cos’è la fame? È una sensazione di richiamo, non volontaria, che segnala qualcosa, un po’ come la spia rossa nel quadrante della macchina quando la benzina sta per finire. La fame inizialmente è una sensazione vaga per poi diventare aggressiva poichè riguarda la sopravvivenza e prende il sopravvento sul resto.

ATTENZIONE, si parla di vera FAME, non di voglie, tentazioni, languorini. Ciò che causa questa sensazione di fame è l’insieme di miliardi di cellule a corto di glucosio che lanciano lo stesso messaggio. È per questo motivo che siamo attirati soprattutto dai glucidi, specie quelli rapidi. Ogni piccola cellula è una specie di fabbrica vivente che riceve del glucosio per trasformarlo in energia, necessaria al nostro corpo. Nel momento in cui il livello di zuccheri scende, le cellule iniziano a lanciare questo messaggio di fame, il cui obiettivo è di spingervi a mangiare, fino a che la sensazione di fame lascia il posto a quella della sazietà. Apriamo qui una parentesi sul concetto di sazietà. Ne esistono di vari tipi.

La prima sazietà è quella chimica, proveniente dal sangue. Tale sazietà biologica arriva quando gli alimenti sono stati digeriti, quindi quando entrano nel sangue dopo aver attraversato la parete intestinale. Le cellule sono cosi rifornite delle sostanze nutritive necessarie e smettono di lanciare messaggi di fame. MA purtroppo questo processo è lento, ci vuole almeno mezz’ora per assimilare gli zuccheri rapidi, e addirittura fino a 5 ore per le proteine e le fibre.

C’è poi una seconda sazietà, non molto conosciuta ma molto utile e intelligente, che è la sazietà sensoriale. Essa è preziosa in quanto coinvolge le zone intorno alla bocca, e le sensazioni che un alimento provoca a livello della vista, dall’odore, e infine del gusto una volta che l’alimento è posto sulla lingua. Bisogna ricordare a tal proposito che tutti i nostri stimoli sensoriali hanno delle terminazioni nervose collegate direttamente al cervello. Nel caso del gusto ad esempio, ogni singola parte della bocca ha un ruolo specifico: consideriamo il palato, esso è diviso in 3 differenti parti a seconda della funzione; i due terzi che sono più esterni quindi vicini alla bocca sono sensibili al tatto e alla sostanza dei cibi, mentre l’ultimo terzo si trova più in fondo ed è quello sensibile al gusto.
Chi mangia veloce spesso salta questo passaggio e il cibo non si sofferma sufficientemente in questa zona profonda, ma viene direttamente ingoiato. è per questo che se mangiate in fretta mangiate anche di più: per avere il massimo delle sensazioni e appagamento.
Quindi il consiglio è di mangiare quanto più lentamente possibile per sfruttare quella zona del palato e gustare cosi meglio i cibi. Tutte le sensazioni legate al cibo (di bocca, di lingua, masticazione, gusto, di odori, di vista, ecc) arrivano così al cervello primitivo che elabora i dati e deposita poi tutti questi messaggi su un misuratore che pian piano si riempie, fino a che raggiunge un livello sufficiente. Tale livello corrisponde alla sazietà. Essa fa sì che la sensazione di fame cessi, ancor prima che la prima sazietà entri in gioco, quindi ancor prima che gli alimenti iniziano ad essere assimilati.

Una terza sazietà è quella meccanica, cioè quella del riempimento. Mangiando, lo stomaco si distende e si riempie pian piano. Quando arrivate più o meno a due terzi della sua capacità totale (che nell’uomo è di 2 litri, o 2 chili), allora vi sentirete pieni. Per ovviare a questo problema, bevete acqua prima del pasto e poi magari continuate con verdure.

QUINDI: non dimenticate di mangiare ma solo per fame.

2. L’orario. ”Mangio perché è ora di mangiare”. Spesso questo succede negli uffici, dove ci sono orari precisi da rispettare anche per la pausa pranzo. A tal proposito, studi hanno mostrato che quando si è da soli si mangia di più e che si mangia di meno quando si mangia con persone apprezzate, amate. Questo avviene perché l’amore e il piacere ci nutre già di suo. QUINDI provate a mangiare il giusto e con le persone che più amate.

3. ”Mangio perché mi annoio”. La vita è azione, e oggigiorno ancora di più. L’inattività crea insoddisfazione, che vi spinge verso l’alimento e verso l’apparente gratificazione. I migliori rimedi alla noia sono: l’attività fisica (di qualsiasi tipo ma la camminata è la più consigliata) e il contatto umano (uscite, chiamate un’amica, chiacchierate con qualcuno), il gioco (inteso come distrazioni, lettura, creatività artistica, hobbies vari, ecc).

4. ”Mangio perché sono stressata”. Ci sono 3 modi per affrontare lo stress e la causa che lo provoca: o fronteggiarlo, o evitarlo, o subirlo (il peggiore). Il modo migliore per affrontare lo stress è lo sport, che producendo serotonina vi darà benessere, defaticamento, e serenità.

5. ”Mangio perché sono stanco”. Ci sono stanchezze fisiche e mentali, ma in entrambi i casi il cibo non è la soluzione. Il rimedio è uno solo: riposate, stendetevi, dormite un po’.

6. ”Mangio per calmare le mie ansietà e le mie angosce”. Sono emozioni difficili da descrivere e piuttosto delicate, di cui soffrono molte persone specie le donne.

7. ”Mangio per punirmi”: si tratta di persone che si sentono colpevoli di non poter fare ciò che vorrebbero fare, e che mangiano per colmare dei vuoti.

8.”Mangio perché ho una vita sociale troppo attiva”: sono persone che mangiano spesso in compagnia, sono spesso invitate, banchetti bibite ecc.

9. ”Mangio per piacere”, si tratta spesso di chef, cuochi, persone che mangiano per il piacere delle papille gustative, che mangiano lentamente prendendosi tutto il tempo, sono dei veri e propri artisti della bocca e del gusto. Non sono persone che ingrassano poiché mangiano lentamente quindi avvertono la sazietà sensoriale prima di quella primaria.

10. I bulimici, che mangiano solo per mangiare in maniera convulsiva e poi vomitano. Ma qui entriamo nelle patologie e in un campo diverso e delicato.

Precedente Cinque giorni per vincere la battaglia del peso Successivo Come perdere la pancia, video live Dukan